13 Feb Veicoli fuori uso: un contributo all’economia circolare
I veicoli fuori uso non sono soltanto rifiuti ingombranti e di difficile smaltimento, ma possono contribuire alla realizzazione della cosiddetta economia circolare.
Veicoli fuori uso: cosa sono
I veicoli fuori uso sono i mezzi di trasporto che risultano inutilizzabili per le più svariate motivazioni (tecniche, economiche, ambientali ecc.).
Nel dettaglio si definiscono veicoli fuori uso (VFU), quei mezzi che:
- sono stati consegnati ad un centro di raccolta autorizzato e avviati alla demolizione;
- sono stati cancellati dal registro PRA tramite rimozione delle targhe di immatricolazione (ad eccezione dell’uso in aree private di un veicolo cancellato dal PRA dal proprietario);
- sono stati rinvenuti da organi pubblici e non reclamati, su aree ad uso pubblico in condizioni di stato di abbandono e cioè privi della targa o del contrassegno di identificazione, oppure di parti essenziali su cui non sia pendente una denuncia di furto;
- come al punto precedente sono rinvenuti su aree ad uso pubblico in sosta vietata da oltre 60 giorni;
- sono definiti tali a seguito di specifico provvedimento dell’autorità amministrativa o giudiziaria.
- sono giacenti in area privata, ma risultano in evidente stato di abbandono.
Economia circolare e veicoli fuori uso
La gestione dei veicoli fuori uso ha in qualche modo precorso i tempi rispetto al concetto di economia circolare ormai assodato e con degli obiettivi ben definiti di riduzione degli scarti e di gestione dei rifiuti finalizzata principalmente alla tre “R”: recupero, riuso, riciclo.
Il veicolo fuori uso subisce varie fasi di lavorazione, componendosi di materiali molto differenti fra loro, che hanno come scopo appunto il recupero e il reimpiego. A titolo esemplificativo.
- smontaggio dei pezzi di ricambio ancora recuperabili e riutilizzabili su altri veicoli;
- estrazione e riutilizzo di gas refrigeranti e carburanti;
- recupero di pneumatici ancora utilizzabile o avvio al riciclo;
- recupero di diversi componenti quali vetri, plastiche, rottami, batterie ecc.
Soffermandoci sui soli pneumatici è interessante rilevare come questi siano una fonte notevole di riciclo, con delle applicazioni anche molto creative ed interessanti, quali ad esempio:
- piste di atletica o supporto per erba sintetica di campi da calcio;
- guaine in gomma fonoassorbenti che servono per non sentire i rumori tra un muro e un altro;
- additivi per asfalto meno rumoroso e drenante;
- superfici sportive.