21 Mag Pacchetto economia circolare: le proposte in Parlamento
In corso in Commissione Ambiente alla Camera, le audizioni nell’ambito dell’esame degli schemi di decreto legislativo denominato pacchetto economia circolare, in materia di veicoli fuori uso, pile e accumulatori discariche di rifiuti e rifiuti e imballaggi.
Pacchetto economia circolare: le proposte di Enea, ADA e FISE UNICIRCULAR
Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ADA, Associazione demolitori autoveicoli, e FISE UNICIRCULAR, Unione Imprese Economia circolare, sono intervenute in audizione in commissione Ambiente alla Camera sul pacchetto economia circolare, in materia di veicoli fuori uso, pile e accumulatori discariche di rifiuti e rifiuti e imballaggi.
Ecco la sintesi delle loro proposte al Parlamento.
Enea
Per Enea è intervenuta Claudia Brunori, che ha espresso:
- apprezzamento per il programma nazionale di prevenzione della produzione di scarti e rifiuti attraverso modelli produttivi e di consumo sostenibili che includono una pianificazione di azioni sostenibili;
- la richiesta di progettazione di prodotti più efficienti sul profilo delle risorse, che siano durevoli, riparabili, riutilizzabili e riciclabili;
- le criticità circa il recupero dei veicoli fuori uso: “Mentre il target dell’85% è già rispettato quello del recupero al 95% ancora no”.
Associazione demolitori autoveicoli
ADA, tramite Anselmo Calò, rileva:
- la necessità di un inquadramento autorizzatorio maggiormente sistematizzato a livello nazionale, dal momento che quello attuale è troppo diversificato a livello locale;
- la richiesta di dare ai concessionari la possibilità di scegliere se fare direttamente la radiazione dei veicoli da mandare in demolizione oppure di lasciarla ai demolitori, ritirando direttamente il veicolo dal concessionario, in un’ottica di semplificazione delle procedure;
- la richiesta di tempi più lunghi per la messa in sicurezza del veicolo, passando da 7 a 10 giorni e che questi decorrano dall’ingresso al demolitore e non dalla presa in carico.
Unione Imprese economia circolare
FISE UNICIRCULAR, con l’intervento di Andrea Fluttero, chiede:
- un lavoro sull’offerta di prodotti con, ad esempio, l’obbligo di avere una quantità minima di materie riciclate nei prodotti destinati alla vendita e di eco-contributi che siano collegati a riciclabilità e riparabilità dei prodotti a fine vita;
- maggiori semplificazioni in materia di cessazione della qualifica di rifiuto quando questo torna ad essere materia prima;
- una corretta calibrazione della responsabilità estesa del produttore di rifiuti, cioè la possibilità che chi detiene il rifiuto possa essere chiamato in causa per fatti illeciti avvenuti in fase di smaltimento per opera di terzi; per questo motivo la richiesta è quella di “avere impianti di smaltimento, i termovalorizzatori cioè degli sbocchi per lo scarto, la cosiddetta frazione negativa, gestita in maniera corretta e rispettosa dell’ambiente”.