15 Giu Obiettivo riciclo rifiuti 2025: Italia sulla buona strada
Due terzi dei 27 paesi UE non raggiungerà l’obiettivo riciclo rifiuti 2025. Italia tra i Paesi virtuosi secondo il briefing dell’Agenzia europea dell’ambiente.
Obiettivo riciclo rifiuti 2025: due terzi dei 27 rischia di mancarlo
Il briefing dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) ha valutato i progressi degli Stati membri sugli obiettivi di riciclo dei rifiuti. Dal documento emergono 9 Paesi virtuosi, nel dettaglio Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Slovenia. Si tratta degli Stati sulla strada giusta per raggiungere i principali target per il 2025. Purtroppo la cattiva notizia è che gli altri 18 Paesi rischiano di mancarne uno o più di uno.
Di seguito i target della direttiva quadro sui rifiuti urbani e da imballaggi:
- 55% riciclo e preparazione al riutilizzo dei rifiuti urbani;
- riciclo del 65% dei rifiuti da imballaggi in generale;
- 75% per carta e cartone;
- 70% per vetro;
- 70% per metalli ferrosi;
- 50% per alluminio;
- 50% per plastica;
- 25% per legno.
Qui il nostro approfondimento Riciclo imballaggi in acciaio: Italia da record nel 2022
Italia Paese virtuoso nel riciclo dei rifiuti
Con questa relazione, l’EEA ha inteso individuare le ragioni per cui i Paesi con le performance peggiori non riescono ad attuare le norme europee, e altri come l’Italia risultano essere più efficienti e in linea con i target.
In un documento parallelo, EEA ha trovato alcune spiegazioni:
- gli Stati membri con i più alti tassi di riciclo hanno tutti una tassa sulle discariche efficace, o veri e propri divieti di conferimento in discarica;
- la raccolta dei rifiuti organici è stata resa conveniente per molti residenti e utilizzando efficacemente incentivi per incoraggiare i cittadini a differenziare i propri rifiuti.
Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente l’Italia supera i target di riciclo specifici per tutte le categorie di imballaggi, tranne per la plastica, con il 44,5% (il target al 2025 è il 50%), stando ai dati riferiti al 2019.
Le regole di conteggio tuttavia cambieranno a partire dai dati 2020 e le percentuali dovrebbero risultarne ridimensionate. L’Italia dovrebbe comunque superare i target su legno, vetro e alluminio, mentre quello sulla plastica si allontanerebbe in modo marcato, con la percentuale di raccolta che secondo le stime scenderebbe al 35,3%.