29 Giu Apparecchi elettronici: nuove regole UE per l’Economia circolare
La Commissione UE propone nuove regole per i produttori di apparecchi elettronici, al fine di incentivare lo sviluppo dell’Economia circolare.
Apparecchi elettronici ed Economia circolare
Il 16 giugno 2023 la Commissione europea ha proposto nuove regole per aiutare i consumatori a compiere scelte informate e sostenibili quando acquistano apparecchi elettronici quali cellulari, cordless e tablet. Si tratta di ipotesi di modifica del già esistente EU Energy Labelling Regulation.
Una proposta che giunge nello stesso giorno dell’approvazione da parte del Consiglio europeo di misure che rendano questi device più efficienti a livello energetico, durevoli e facili da riparare.
Si tratta di provvedimenti volti ad incrementare la circolarità dei prodotti, favorire il risparmio energetico, ridurre l’impatto ambientale, supportare modelli di business circolari e far giungere ai consumatori i benefici del Green Deal europeo.
Gli apparecchi prodotti nel rispetto di queste regole consentiranno un risparmio pari a 14 terawatt orari ogni anno entro il 2030. Praticamente un terzo del consumo energetico che ad oggi serve per produrre questi dispositivi.
Provvedimenti che servono anche ad ottimizzare l’uso di materie prime critiche e facilitare il loro riciclo.
Nuove regole per gli apparecchi elettronici
Le nuove regole proposte dalla Commissione, impongono ai produttori di smartphone, cordless e tablet immessi sul mercato europeo di fornire informazioni su:
- efficienza energetica;
- longevità delle batterie;
- protezione da polvere e acqua;
- resistenza alle cadute accidentali;
- indice di riparabilità.
Inoltre, il nuovo regolamento sulla progettazione ecocompatibile stabilisce i requisiti minimi per i telefoni cellulari e cordless e i tablet immessi sul mercato dell’UE, tra cui:
- Resistenza a cadute accidentali o graffi, protezione da polvere e acqua e utilizzo di batterie sufficientemente durevoli. Le batterie devono sopportare almeno 800 cicli di carica e scarica mantenendo almeno l’80% della loro capacità iniziale.
- Norme in materia di smontaggio e riparazione, compresi gli obblighi per i produttori di mettere a disposizione dei riparatori i pezzi di ricambio critici entro 5-10 giorni lavorativi e fino a 7 anni dopo la fine delle vendite del modello del prodotto sul mercato dell’UE.
- Disponibilità di aggiornamenti del sistema operativo per periodi più lunghi: per almeno 5 anni dall’immissione sul mercato del prodotto.
- Accesso non discriminatorio per i riparatori professionisti a qualsiasi software o firmware necessario per la sostituzione.
Le nuove regole verranno sottoposte al Parlamento e al Consiglio europei, per un periodo di esame pari a due mesi, dopodiché verranno formalmente adottati se non vi saranno obiezioni.
Dopo l’approvazione ci saranno 21 mesi di transizione affinché i produttori si adeguino se voglio continuare a distribuire i propri prodotti sul mercato UE.