10 Nov World Energy Outlook 2023: target climatici difficili da raggiungere
Il World Energy Outlook 2023 afferma che la domanda di combustibili fossili è ancora troppo alta per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
World Energy Outlook 2023: servono misure più incisive
L’IEA (Agenzia internazionale dell’Energia) ha pubblicato il suo World Energy Outlook 2023 e le notizie non sono buone. Allo stato attuale la domanda di combustibili fossili è destinata a rimanere troppo alta per mantenere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 °C, sarebbero dunque necessarie misure più incisive.
Analizzando l’andamento del gas naturale, si osserva ad esempio che negli ultimi anni il settore è stato pesantemente condizionato dai timori per la sicurezza e dalle impennate dei prezzi a causa del conflitto in Ucraina, delle conseguenti sanzioni alla Russia e del suo taglio delle forniture all’Europa.
Questo ha causato una reazione che ha dato vita a numerosi e consistenti progetti sul gas naturale liquefatto (Gnl), che entreranno in funzione a partire dal 2025, e aggiungeranno più di 250 miliardi di metri cubi all’anno di nuova capacità entro il 2030, pari a circa il 45% dell’attuale offerta globale di Gnl.
Il forte aumento della capacità avrà come conseguenza una riduzione dei prezzi e il rischio di generare un eccesso di offerta, dato che la crescita della domanda globale di gas è notevolmente rallentata rispetto agli anni 2010. Una tendenza assolutamente opposta a quella per la promozione della transizione energetica.
Un futuro “pulito” è ancora possibile
Il direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol, afferma:
“Tenendo conto delle tensioni e della volatilità che caratterizzano oggi i mercati energetici tradizionali, le affermazioni secondo cui il petrolio e il gas rappresentino scelte sicure per il futuro energetico e climatico del mondo appaiono più deboli che mai.
La transizione verso l’energia pulita sta avvenendo in tutto il mondo ed è inarrestabile. Non è una questione di ‘se’, ma di ‘quanto presto’, e prima è meglio è per tutti noi. I governi, le aziende e gli investitori devono sostenere la transizione verso l’energia pulita anziché ostacolarla. I vantaggi offerti sono immensi, tra cui nuove opportunità industriali e posti di lavoro, sicurezza energetica, aria più pulita, accesso universale all’energia e un clima più sicuro per tutti.”
Qui il report World Energy Outlook 2023