07 Giu Report FragilItalia: 4 italiani su 10 acquistano prodotti green
Cresce la sensibilità degli italiani sulla transizione ecologica. Pubblicati gli esiti del Report FragilItalia, di Legacoop e Ipsos.
Report FragilItalia: italiani e transizione ecologica
Il Report FragilItalia, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos con il supporto del Circular Economy Network-Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, è stato pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 5 giugno 2024.
Si tratta dei risultati di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione, per testarne l’evoluzione delle opinioni relative al tema “Consumi e green“.
In un contesto complessivo di crescente attenzione alla transizione ecologica, cui guardano con favore 8 italiani su 10, anche i consumi registrano in modo sempre più evidente l’influenza delle spinte green.
Rispetto a due anni fa, gli italiani:
- aumentano gli acquisti di prodotti made in Italy e a km 0;
- riducono drasticamente quelli di prodotti di marca ed etnici;
- attribuiscono crescente importanza a salubrità e naturalezza dei prodotti, alla riciclabilità delle loro confezioni, al basso impatto ambientale, alla provenienza da filiera locale, alla riscoperta dei sapori tradizionali.
Cresce dunque il consumo consapevole.
Consumi e packaging: più attenzione alla circolarità
Se analizziamo i dati relativi alle scelte di acquisto, emerge quanto segue:
- il 52% degli intervistati dichiara che aumenterà l’attenzione alla salubrità e naturalezza dei prodotti;
- il 50% alla riciclabilità delle confezioni ed al basso impatto ambientale dei prodotti;
- il 47% alla provenienza dei prodotti da filiera locale e alla loro capacità di far riscoprire antichi sapori;
- il 45% all’eticità dei prodotti che dovranno in primo luogo essere rispettosi dei diritti dei lavoratori.
Edo Ronchi, presidente del Circular Economy Network, afferma:
“In linea con quanto emerso dalla nostra rilevazione dello scorso anno, questi dati confermano l’attenzione dei consumatori alla sostenibilità dei prodotti, con particolare riguardo alle produzioni locali e al packaging. Una consapevolezza che deve fare i conti con l’inflazione e i maggiori costi per alcune categorie di prodotti ecocompatibili. In linea con quanto sta facendo l’Europa, ad esempio sugli imballaggi e sull’ecodesign, servono anche nel nostro Paese politiche che orientino il mercato in modo da premiare i prodotti da filiera corta e quelli progettati per essere più facilmente riciclabili. Con benefici per la salute umana, l’ambiente e l’economia. L’Italia, infatti, è Paese leader nell’economia circolare in Europa. E uno dei motivi sta proprio nella sua avanzata filiera industriale di riciclo dei rifiuti e in particolare degli imballaggi.”