28 Giu Studio Erion Vision 2050: economia circolare in standby
Oltre l’87% del consumo di risorse nell’UE dipende ancora da materie prime vergini, è quanto emerge dallo Studio Erion Vision 2050.
Studio Erion Vision 2050: Passato, Presente e Futuro dei Sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore
Lo Studio, commissionato da Erion alla società di consulenza dss+ e presentato il 20 giugno 2024 in occasione dell’evento “Forum sulla Responsabilità Estesa del Produttore. La nuova generazione europea dei Sistemi Collettivi“, rileva che nonostante gli sforzi compiuti nell’ambito dell’economia circolare, oltre l’87% del consumo di risorse nell’Unione europea dipende ancora da materie prime vergini. A fronte di un consumo medio pro capite globale di risorse di circa 12,5 tonnellate all’anno, le attuali politiche non risultano essere sufficienti a ridurre l’uso di materie prime, la cui domanda crescerà, rispetto al 2000, di 2,5 volte entro il 2050.
In questo contesto, il ruolo dei Sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore, diviene fondamentale, poiché possono rappresentare:
- strumenti di prevenzione e gestione dei rifiuti;
- vettori di approvvigionamento e ottimizzazione delle risorse.
Danilo Bonato, Direttore Generale di Erion Compliance Organization, afferma:
“I Sistemi di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), nati negli anni ’90 sia per organizzare e finanziare la gestione dei rifiuti, sia per stimolare una migliore progettazione dei prodotti, si trovano ora ad affrontare una sfida importante: colmare il gap tra gli obiettivi programmatici di sostenibilità e l’approvvigionamento di risorse strategiche per l’Unione Europea. È quindi fondamentale ripensare il ruolo dell’EPR all’interno dell’UE, in particolare in risposta alle urgenti richieste di Materie Prime Critiche e all’imperativo di decarbonizzare l’economia in un quadro di coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.”
Come raggiungere la neutralità climatica entro il 2050?
Per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 sono necessari diversi passaggi fondamentali:
- promuovere un mercato unico per il recupero delle Materie Prime Critiche (CRM – palladio, neodimio, cobalto, litio, tantalio ecc.);
- garantire efficienza del riciclo su scala europea, assicurando l’approvvigionamento ai principali siti di produzione.
Nel solo settore clean-tech la domanda di litio, rispetto alla domanda globale, è passata dal 30% del 2017 al 56% del 2022 e quella di Cobalto dal 17% al 40%. Di conseguenza, la sempre più pressante necessità di CRM ha portato a un aumento delle attività di esplorazione e degli investimenti nelle infrastrutture minerarie che sono così aumentati del 30% nel 2022 (secondo i dati IEA).
Bonato dichiara:
“Incoraggiare le aziende a fare leva sull’ecodesign e utilizzare materiali riciclati nei loro nuovi prodotti è essenziale per supportare la chiusura dei cicli e ridurre la dipendenza da nuove risorse naturali. La promozione di modelli di business innovativi, come il product as a service può orientare positivamente il comportamento del consumatore e spostare l’attenzione economica dalla proprietà all’utilizzo promuovendo la sostenibilità in un mercato in forte evoluzione.”