
10 Gen Metalli critici: batterie delle auto elettriche risorse fondamentali
Uno studio di Transport & Environment stima che fino a un quarto dei metalli critici per le auto elettriche europee potrebbe provenire nel 2030 dal riciclo UE di batterie.
Metalli critici e riciclo batterie: l’Europa verso l’autosufficienza nel 2040
Il potenziale del riciclo delle batterie potrebbe rappresentare una svolta significativa per l’Europa, riducendo fino al 25% la dipendenza dalle importazioni di minerali per batterie entro il 2030.
Secondo l’analisi di Transport & Environment (T&E), la Federazione europea per i trasporti e l’ambiente, i materiali recuperati dalle batterie esauste e dagli scarti di produzione potrebbero alimentare la produzione di circa 2,4 milioni di veicoli elettrici.
Questo processo di recupero fornirebbe percentuali significative delle materie prime critiche necessarie:
- 14% di litio;
- 16% di nichel;
- 17% di manganese;
- 25% di cobalto.
Le proiezioni per il 2040 sono ancora più promettenti, suggerendo una quasi totale autosufficienza europea per quanto riguarda il cobalto. Inoltre, il riciclo potrebbe evitare la creazione di 12 nuove miniere a livello globale entro il 2040, con evidenti benefici ambientali in termini di protezione delle risorse idriche, del suolo e della biodiversità.
Sfide e opportunità nel settore dei metalli critici: il futuro del riciclo batterie in Europa
La localizzazione delle attività di riciclo in Europa potrebbe ridurre del 19% l’impronta di carbonio del litio rispetto all’attuale sistema di estrazione in Australia e raffinazione in Cina.
Tuttavia, il settore affronta sfide significative, poiché quasi la metà della capacità di riciclo pianificata in Europa è attualmente in stand-by o rischia di non essere sviluppata, principalmente a causa di:
- elevati costi energetici;
- carenza di competenze tecniche;
- mancanza di sostegno finanziario.
Per affrontare queste criticità, T&E sollecita l’UE e il Regno Unito a dare priorità al sostegno del riciclo nelle loro politiche e programmi di finanziamento. Il prossimo Circular Economy Act dovrebbe supportare l’espansione dell’industria europea, regolamentando le esportazioni di rifiuti da batterie e semplificando la circolazione intra-UE dei materiali recuperati. Come sottolinea Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia:
“Né l’UE né il Regno Unito sono ancora pronti a cogliere l’opportunità del riciclo dei materiali connessi alla filiera delle batterie. Quasi la metà della capacità di riciclo prevista è a rischio a causa degli alti costi energetici, della carenza di competenze tecniche o della mancanza di sostegno finanziario. È ora di iniziare a inquadrare e normare il riciclo delle batterie al pari di ogni altra tecnologia pulita, ovvero come una soluzione chiave nel quadro della decarbonizzazione, e di dargli priorità nelle nostre politiche e nelle nostre sovvenzioni.”