Approvato il Green Deal europeo: i principali provvedimenti

Approvato il Green Deal europeo: i principali provvedimenti

La Commissione europea ha approvato il Green Deal, vediamo quali sono i punti salienti del piano verde europeo, dallo stop ai motori diesel dal 2035 al raddoppio delle rinnovabili.

Green Deal europeo: i principali provvedimenti

Vediamo i principali provvedimenti contenuti nel Green Deal europeo, contenuti nel testo approvato dalla Commissione europea:

  • Entro il 2035 l’UE dovrebbe puntare alla neutralità climatica nei settori dell’uso del suolo, della silvicoltura e dell’agricoltura, comprese le emissioni agricole diverse dal CO2, come quelle derivanti dall’uso di fertilizzanti e dall’allevamento.
  • Fissato l’obiettivo di produrre il 40% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2030.
  • Il settore pubblico degli stati membri sarà tenuto a ristrutturare il 3% dei suoi edifici ogni anno in modo da incentivare le ristrutturazioni, creare posti di lavoro e ridurre il consumo di energia e i costi per i contribuenti.
  • Tutte le autovetture nuove immatricolate a partire dal 2035 saranno a zero emissioni, con una riduzione graduale delle emissioni del 55% a partire dal 2030 e del 100% a partire dal 2035 rispetto ai livelli del 2021.
  • Il regolamento sull’infrastruttura per i combustibili alternativi prevede che aerei e navi abbiano accesso a energia elettrica pulita nei principali porti e aeroporti.
  • Revisione del sistema fiscale per i prodotti energetici promuovendo tecnologie pulite e eliminando le esenzioni obsolete e le aliquote ridotte che attualmente incoraggiano l’uso di combustibili fossili.

Green Deal europeo: inquinare costa

Oltre a quanto visto nel paragrafo precedente, il Green Deal assegna un costo all’inquinamento. In particolare il piano rivede il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE che:

  • fissa un prezzo per il carbonio;
  • riduce ogni anno il limite massimo applicabile alle emissioni di determinati settori economici.

Il sistema di scambio, negli ultimi 16 anni, ha consentito di ridurre del 42,8 % le emissioni provenienti dalla produzione di energia elettrica e dalle industrie ad alta intensità energetica.

La Commissione propone adesso di:

  • abbassare ulteriormente il limite massimo generale delle emissioni;
  • aumentarne il tasso annuo di riduzione;
  • eliminare gradualmente le quote di emissioni a titolo gratuito per il trasporto aereo;
  • allinearsi al sistema globale di compensazione e riduzione delle emissioni di carbonio per il trasporto aereo internazionale e di includere per la prima volta nel sistema le emissioni generate dal trasporto marittimo.

Istituito, inoltre, un nuovo sistema separato di scambio delle quote di emissione per la distribuzione di carburante per il trasporto stradale e di combustibile per gli edifici.

Infine, abbiamo la definizione di un nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere tramite la fissazione di un prezzo del carbonio per le importazioni di determinati prodotti in modo da garantire che l’azione per il clima in Europa:

  • non porti alla rilocalizzazione delle emissioni di carbonio;
  • garantisca che le riduzioni delle emissioni europee contribuiscano a un calo delle emissioni a livello mondiale;
  • impedisca che la produzione ad alta intensità di carbonio si sposti fuori dall’Europa.

Per approfondire la pagina della UE dedicata al Green Deal europeo