16 Feb Auto 2035: stop in UE a benzina e diesel
Per arrivare alle emissioni zero nel 2050, l’UE vota a Strasburgo la messa al bando nel 2035 di auto e furgoni a benzina e diesel. Quali sono le tappe e le implicazioni?
Auto 2035: messa al bando definitiva la vendita di veicoli a motore termico
L’UE ha stabilito che a partire dal 2035 sarà vietata in Europa la vendita di auto e furgoni alimentati a benzina e diesel. Un passaggio delicatissimo che è anche una tappa cruciale per giungere all’obiettivo ambizioso delle emissioni zero entro il 2050.
Il testo base della normativa europea prevede in sostanza:
- entro il 2030 i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali;
- eliminazione totale nel 2035 delle emissioni di CO2 di auto e furgoni nuovi. Dunque i veicoli a motore termico non potranno più essere immatricolati.
L’UE entro il 2025, inoltre, dovrà presentare una metodologia per valutare e comunicare i dati sulle emissioni di CO2 durante tutto il ciclo di vita delle auto e dei furgoni venduti sul mercato europeo.
Ogni due anni, poi, la Commissione europea pubblicherà una relazione sulla mobilità a zero emissioni.
Cosa accade nel 2035 alle auto alimentate con combustibili fossili già in circolazione?
Lo stop tocca le vecchie auto a diesel e benzina già in circolazione, ma sarà vietata la vendita di auto nuove a combustibile. Inoltre è possibile vendere e acquistare le auto usate, ma si tratterà di un commercio che andrà ad esaurirsi, anche per via del previsto progressivo deprezzamento dei valori delle auto.
Auto 2035: possibile riesame e conseguenze del provvedimento
La roadmap illustrata nel paragrafo precedente, potrebbe tuttavia subire delle revisioni a partire dal 2026. Jan Huitema, relatore all’Eurocamera:
“Tutti questi obiettivi offriranno chiarezza per l’industria automobilistica e stimoleranno l’innovazione e gli investimenti dei costruttori. Acquistare e guidare autovetture a emissioni zero diventerà meno oneroso per i consumatori e porterà a un rapido sviluppo del mercato di seconda mano. Guidare in modo sostenibile diventerà accessibile a tutti.”
Ma da produttori, sindacati e governi nazionali giungono delle obiezioni.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato:
“Siamo convinti oggi più che mai che sia necessaria una seria riflessione in Europa per rendere compatibili gli obiettivi green del 2035, che tutti noi condividiamo, con la effettiva possibilità del nostro sistema industriale di convertire la produzione nelle tappe prefissate. Ne abbiamo parlato anche oggi nel tavolo Stellantis, con l’azienda e i sindacati con l’obiettivo di una sostenibilità che garantisca l’occupazione.”