Ecomondo 2024: relazione sullo stato della green economy in Italia

relazione sullo stato della green economy in Italia

Ecomondo 2024: relazione sullo stato della green economy in Italia

La transizione ambientale in Italia migliora, ma troppo lentamente. Il dato emerge ad Ecomondo 2024 con la “Relazione sullo stato della green economy”.

Ecomondo 2024: la transizione lenta dell’Italia

Dal 5 all’8 novembre 2024, Rimini ospita Ecomondo, evento annuale dedicato ai settori della green and circular economy, punto di incontro tra industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader, mondo della ricerca e delle istituzioni che punta a mettere a sistema gli elementi chiave che definiscono le strategie di sviluppo della politica ambientale dell’Unione Europea.

Nel corso di Ecomondo è stata presentata la Relazione sullo stato della green economy in Italia nel 2024.
Edoardo Ronchi, presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, che coordina il gruppo di esperti che curano il rapporto annuale, spiega:

“Alcune cose si stanno facendo e alcuni risultati ci sono. Le emissioni di gas serra sono diminuite, le rinnovabili elettriche hanno ripreso a crescere e facciamo passi avanti anche nella circolarità della nostra economia. Ma ancora troppo poco, non solo perché la sfida è globale e di vasta portata, ma perché non remiamo insieme, tutti nella stessa direzione.”

Vediamo alcuni dei buoni risultati rilevati:

  • l’Italia nel 2023 ha diminuito le emissioni di CO2 di oltre il 6% rispetto all’anno prima;
    proseguendo nella riduzione delle emissioni, entro il 2030 si potrebbe raggiungere un calo del 55%, in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’ONU;
  • nel 2023 l’elettricità da fonte rinnovabile in Italia ha superato il 44% della produzione totale, e per la prima volta sole e vento hanno generato oltre 50 terawattora di energia elettrica, ossia un quinto della produzione elettrica nazionale;
  • sul fronte dell’economia circolare, l’Italia è prima in Europa per produttività delle risorse, per ogni chilo di risorse consumate genera 3,6 euro di prodotto interno lordo (62% in più della media UE) ed è prima anche nel tasso di riciclo dei rifiuti pari al 72% del totale.

Le criticità della transizione green

Ma come detto ci sono ancora notevoli criticità. Ne segnaliamo alcune:

  • nel 2023 l’Italia è stata colpita da 3.400 eventi meteo estremi;
  • tra il 2021 e il 2022 il consumo di suolo è stato di 70,8 chilometri quadrati, pari a 19,4 ettari al giorno e non ha risparmiato neanche le aree a pericolosità idraulica, soggette ad allagamenti;
  • sul fronte della mobilità, nel 2023 solo il 4,2% del totale immatricolato era composto da veicoli elettrici a batteria (Bev) mentre a livello europeo la media è del 14%.

Dunque occorre affrontare la transizione anche sul fronte dell’adeguamento e della mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.

Qui la Relazione sullo stato della green economy in Italia 2024