18 Feb Economia circolare: perché all’Italia conviene
Il 5° Rapporto Agi-Censis dal titolo “Perché all’Italia conviene l’economia circolare”, indaga la reazione degli italiani di fronte ai processi innovativi per estrarre valore dalle risorse utilizzate.
Economia circolare: il rapporto Agi-Censis
L’economia circolare nel Belpaese è un tema più praticato che dibattuto. Ecco in pillole quanto emerge dal 5° Rapporto Agi-Censis dal titolo “Perché all’Italia conviene l’economia circolare”, a seguito dell’indagine presso un panel qualificato di 1.073 selezionati tra imprenditori, liberi professionisti, docenti universitari, dirigenti d’impresa e funzionari pubblici:
- il 40% conosce bene il tema;
- il 70% ritiene che non riguardi solo il recupero, riciclo e riuso dei materiali, ma anche la produzione di beni;
- per il 78% il principale vantaggio dell’economia circolare sarà la salvaguardia dell’ambiente, ma ancora pochi sono consapevoli che potrà avere un impatto sul Pil e sull’occupazione;
- per il 73% si imporrà solo se la politica creerà condizioni favorevoli;
- per il 60% spetta all’Unione europea guidare il cambiamento.
I soggetti intervistati correlano l’economia circolare maggiormente a processi innovativi come la sharing economy (40%) e alla decarbonizzazione (36%).
Economia circolare: Italia faro de’Europa
I dati, come detto, parlano di un cambiamento già in atto nel nostro Paese che mostra dei dati molto migliori delle medie europee:
- il più basso consumo domestico di materiali grezzi: 8,5 tonnellate pro-capite contro le 13,5 della media europea;
- elevati livelli di estrazione del valore dalle risorse utilizzate: 3,34 euro per ogni kg di risorse, contro un valore medio europeo di 2,20 euro per kg;
- posizionamento in vetta alla classifica per circolazione di materiali recuperati all’interno dei processi produttivi: il 18,5% di riutilizzo contro il 10,7% della Germania;
- sul totale dei rifiuti prodotti (129 milioni di tonnellate), solo il 21% viene avviato allo smaltimento (contro il 49% della media europea);
- sul totale dei rifiuti trattati, l’Italia ne avvia al riciclo il 76,9% contro il 36,2% nella media UE.
Si stima, infine, che la sola industria del riciclo produca 12,6 miliardi di euro di valore aggiunto (circa l’1% del Pil).
Per saperne di più rimandiamo all’approfondimento Agi sull’economia circolare.