07 Lug Finanza green: in campo anche la BCE
La Banca Centrale Europea sceglie la finanza green per il suo portafoglio. L’obbiettivo è quello di ridurre il rischio finanziario legato al cambiamento climatico.
Finanza green: cambiamento climatico e decisioni della BCE
Svolta importante dell Banca Centrale Europea verso la cosiddetta finanza green. Un passaggio importante verso l’integrazione tra politica monetaria e lotta al cambiamento climatico.
La BCE intende infatti aggiustare il proprio portafoglio corporate (gli investimenti in aziende, per intenderci), per il valore di 344 miliardi di euro, preferendo le attività economiche maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale.
Isabel Schnabel, del comitato esecutivo della BCE, afferma:
“il nuovo piano interesserà circa 30 miliardi di euro di reinvestimenti ogni anno, ovvero circa il 10% del portafoglio aziendale della Bce.”
Da ottobre 2022 la BCE reinvestirà dunque la liquidità in scadenza sugli investimenti societari, riorientandola su imprese che:
- hanno registrato minori emissioni di gas serra;
- hanno definito obiettivi più ambiziosi di riduzione delle emissioni di Co2;
- fanno una migliore divulgazione di informazioni in ambito ecologico.
Inoltre la Banca Centrale Europea attiverà un’operazione di trasparenza su questo fronte, pubblicando le informazioni relative alle partecipazioni in obbligazioni societarie legate agli obiettivi climatici. Quest’ultima azione avrà avvio dal primo trimestre del 2023.
BCE e lotta al cambiamento climatico
Christine Lagarde, Presidente della BCE, commenta sottolineando l’importanza di queste novità sul fronte della finanza sostenibile:
“Con queste decisioni stiamo trasformando il nostro impegno nella lotta al cambiamento climatico in un’azione reale.”
E ancora che la Banca sta:
“compiendo ulteriori passi concreti per incorporare il cambiamento climatico nelle operazioni di politica monetaria. Come parte della nostra agenda climatica in evoluzione, ci saranno più passi per allineare le nostre attività con gli obiettivi dell’accordo di Parigi.”
Nella pratica l’operazione avrà ripercussioni soprattutto sulle obbligazioni. La BCE nei prossimi mesi dovrà individuare e indicare i criteri per individuare le aziende più virtuose del punto di vista della decarbonizzazione.
Una volta definiti i contorni dell’azione della Banca Centrale Europea, alcuni analisti prevedono un aumento generale della domanda di obbligazioni emesse dalle società con minore impatto ambientale.