Friday for Future: un 15 marzo da ricordare!

Friday for Future

Friday for Future: un 15 marzo da ricordare!

Ricorderemo a lungo il 15 marzo 2019, giorno della manifestazione globale dei ragazzi: Friday for Future. Il loro futuro che è tutto nei cambiamenti climatici da disinnescare.

Friday for Future: tutto inizia con Greta

Greta Thunberg ha 16 anni ed è considerata l’attivista più influente al mondo, si parla addirittura della candidatura al Nobel per la Pace.
Ma cosa ha fatto Greta per arrivare a mobilitare i ragazzi di tutto il mondo e diventare così autorevole?
Greta è troppo giovane per votare e come tutti i bambini e i ragazzi ancora minorenni subisce le decisioni degli adulti e le scelte politiche che ne derivano. E allora ha deciso di andare lì dove prendono le decisioni nel suo Paese: dall’agosto 2018, ogni venerdì in orario scolastico lei sciopera e si presenta davanti alla sede del Parlamento svedese con un cartello che recita “Skolstrejk för klimatet”, sciopero per il clima.
È così che inizia la sua storia, con i genitori contrari alla sua scelta (ma Greta afferma che sia giusto così, perché il compito dei genitori è accertarsi che i propri figli vadano a scuola) e i media, vecchi e nuovi, che iniziano a notarla e a far rimbalzare la sua storia in tutto il mondo.

Approfondisci la storia di Greta su Wired

Friday for Future: ragazzi di tutto il mondo in marcia

Negli scorsi mesi Greta ha potuto esprimere le sue idee in diverse sedi:

  • la conferenza sul clima organizzata dall’Onu a Katowice;
  • un’Assemblea delle Nazioni Unite;
  • il World Economic Forum di Davos.

Fino ad arrivare al 15 marzo 2019. Nel momento in cui si scrive, ma aggiorneremo i dati nelle prossime ore e giorni, le manifestazioni hanno questi numeri impressionanti:

  • 123 Paesi coinvolti in tutto il mondo;
  • 1.693 città in tutto il pianeta;
  • Italia con l’adesione più consistente, con 235 manifestazioni organizzate in tutto lo stivale.

Ragazzi impegnati e coinvolti che scendono in piazza in molti casi con l’appoggio esplicito di presidi e docenti, oltre a quelli che resteranno in classe per scelta propria, dei genitori o del corpo docente, ad approfondire le tematiche ambientali.
E poi ci saranno i giorni dopo le manifestazioni, i giorni in cui tutti possono attivare comportamenti virtuosi per invertire la rotta, i giorni in cui si registreranno le reazioni di chi decide nelle sedi politiche imponendo le riduzioni delle emissioni, favorendo l’economia circolare, agendo sui comportamenti di singoli e di interi ecosistemi.

Ascolta le parole di Greta al TEDx Stoccolma

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