12 Ott Oltre il green: nuovo progetto di economia circolare
RAEE, batterie al piombo e al litio, pneumatici fuori uso, rifiuti tessili. “Oltre il green” è un progetto di condivisione di buone pratiche dell’economia circolare.
Cos’è “Oltre il green”?
“Oltre il green” è il progetto ideato dal sistema di consorzi del Gruppo Safe (Ecoped, Ridomus, Ecopower, Pneulife, in collaborazione con Retlex.Green e Re-Crea), che operano a livello nazionale nella gestione e riciclo di RAEE, batterie al piombo e al litio, pneumatici fuori uso e rifiuti tessili.
L’obiettivo del progetto è quello di contrastare la vulnerabilità delle filiere dei rifiuti e promuovere la cultura della sostenibilità e del riciclo.
Il progetto nasce da necessità emerse sul territorio. Un chiaro esempio è quello dei RAEE. L’attuale gestione lascia ipotizzare un mancato ricavo/fatturato per la trasformazione, pari a circa 130 milioni di euro, ad eccezione del fatturato perso dall’indotto come ad esempio logistica e servizi. Inoltre la mancata gestione di questa quantità di RAEE e delle materie prime seconde che se ne potrebbero ricavare conduce ad una perdita stimata di circa 1.000 nuovi nuovi posti di lavoro.
Ecco che ottimizzare la gestione di questi rifiuti può contribuire a portare notevole valore nel nostro Paese.
Gli obiettivi di “Oltre il green”
Visto l’obiettivo cardine, vediamo quali sono le ricadute positive illustrate dagli stakeholder del progetto.
Giuliano Maddalena, amministratore delegato di Safe, presentando il progetto afferma:
“Era necessario creare un contenitore per condividere all’esterno tutto ciò che i nostri consorzi fanno ogni giorno per più di 900 aziende socie, che dalle economie lineari sono già concretamente passate, insieme a noi, a veri progetti di economia circolare, condividendo i sempre più performanti sistemi di riciclo, recupero delle risorse naturali e loro riutilizzo nei nuovi prodotti.”
Il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, dichiara:
“Il difficile contesto internazionale ha reso ancora più evidente la necessità in Europa per l’Italia di accelerare la transizione verso un’economia circolare, per ragioni non solo di carattere ambientale ed economico ma anche geopolitico […] il tasso di crescita dell’adozione di pratiche legate alla circolarità negli ultimi dieci anni, anche in linea con gli obiettivi europei, per l’Italia è molto incoraggiante e segna un +8% mentre nell’Unione europea è rimasto sostanzialmente invariato.”