Osservatorio sullo stile di vita sostenibile: cresce l’interesse degli italiani

10° Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile

Osservatorio sullo stile di vita sostenibile: cresce l’interesse degli italiani

Presentato il 10° Osservatorio sullo stile di vita sostenibile, promosso da LifeGate, in collaborazione con l’Istituto di ricerca Eumetra MR. Uno sguardo sui cambiamenti in atto e sulle aspettative per il futuro.

Osservatorio sullo stile di vita sostenibile: italiani più consapevoli sulla sostenibilità

Secondo i dati raccolti nel 10° Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile, promosso da LifeGate, in collaborazione con l’Istituto di ricerca Eumetra MR, l’interesse degli italiani per le tematiche legate alla sostenibilità sociale e ambientale è aumentato notevolmente: si passa dal 41% nel 2015 al 77% nel 2024, pari a circa 38 milioni di cittadini coinvolti e appassionati.

Inoltre, il numero di coloro che affermano di conoscere il concetto di sostenibilità è passato dal 23% al 52% negli ultimi dieci anni, con il 68% degli intervistati che lo considera un tema rilevante.

Quasi il 90% chiede a gran voce al Paese di investire nelle fonti rinnovabili e alle aziende di mettere in atto processi produttivi sostenibili e innovativi.

Rispetto a dieci anni fa, l’assoluta maggioranza dei nostri connazionali presta più attenzione alla qualità del cibo (88%), alla provenienza, alle materie prime e alle etichette dei prodotti che acquista (rispettivamente 86, 84 e 79%).

Nel corso dell’evento di presentazione, Enea Roveda, CEO di LifeGate, ha proposta una riflessione più ampia sui dieci anni di monitoraggio, evidenziando come il crescente interesse degli italiani per la sostenibilità abbia portato a una trasformazione del mercato, ora più competitivo ma anche più responsabile. Inoltre ha rilevato la centralità delle nuove normative contro il greenwashing, volte a proteggere i consumatori e premiare le aziende che investono realmente in pratiche sostenibili.

Le previsioni per il futuro

L’Osservatorio offre inoltre alcune previsioni sui possibili sviluppi futuri. Vediamo le principali:

  • il 46% degli italiani ritiene che la crisi climatica diventerà un tema sempre più rilevante;
  • il 27% che sarà necessario limitare i flussi turistici verso le località più note;
  • il 17% che le città tecnologiche garantiscano una migliore qualità della vita;
  • il 26% auspica che il mondo del lavoro diventi sempre più inclusivo e valorizzante;
  • il 22% che ci sia più cibo per tutti sostituendo la carne con proteine vegetali.

Tuttavia considerando le ultime due prospettive, la percentuale di chi le ritiene realistiche è molto più bassa, pari al 10%.