Rapporto Economia circolare 2022: una risposta alla crisi

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Rapporto Economia circolare 2022: una risposta alla crisi

Il Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2022, giunto alla sua quarta edizione, è lo studio realizzato dal Circular Economy Network, la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile assieme a un gruppo di aziende e associazioni di impresa, in collaborazione con Enea.

Economia circolare, materie prima e ripresa

“La sfida è sostenere la ripresa e diminuire il consumo di risorse”, ecco il titolo del Rapporto nazionale sull’economia circolare in Italia 2022.

L’Economia circolare può rappresentare una risposta efficace alla carenza di materie prime, ma a livello globale sprechiamo ancora gran parte dei materiali estratti dagli ecosistemi. Tra il 2018 e il 2020, infatti il tasso di circolarità è sceso dal 9,1% all’8,6%. Negli ultimi cinque anni i consumi sono invece cresciuti di oltre l’8% (superando i 100 miliardi di tonnellate di materia prima utilizzata in un anno), a fronte di un incremento del riutilizzo di appena il 3% (da 8,4 a 8,65 miliardi di tonnellate).

Anche l’Italia non ha raggiunto l’obbiettivo del disaccoppiamento tra crescita economica e uso delle risorse, dunque PIL e consumo di materiali viaggiano in parallelo e la ripresa del 2021 mostra come questi due valori si stiano riportando sugli stessi livelli precedenti alla pandemia.

Ma per il Belpaese ci sono anche ottime notizie: tra le prime cinque economie europee si posiziona al primo posto per gli indicatori più importanti di circolarità, assieme alla Francia.

 

Rapporto Economia circolare 2022: il primato italiano

Sono circa 13 milioni le tonnellate pro capite di materiali consumate in media in Europa nel 2020. Ma tra le cinque maggiori economie analizzate nel Rapporto (Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna) le differenze sono consistenti:

  • 7,4 tonnellate per abitante dell’Italia;
  • 8,1 della Francia;
  • 10,3 della Spagna;
  • 13,4 tonnellate della Germania;
  • 17,5 della Polonia.

In Europa nel 2020, a parità di potere d’acquisto, per ogni kg di risorse consumate sono stati generati 2,1 euro di PIL. L’Italia è arrivata a 3,5 euro di PIL (il 60% in più rispetto alla media UE). Il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo misura il contributo dei materiali riciclati alla domanda complessiva di materia. Nel 2020, ultimo anno di dati disponibile, il tasso di utilizzo di materia proveniente dal riciclo nell’UE è stato pari al 12,8%. In Italia, sempre nello stesso anno, il valore ha raggiunto il 21,6%, secondo solamente a quello della Francia (22,2%) e di oltre 8 punti percentuali superiore a quello della Germania (13,4%). Spagna (11,2%) e Polonia (9,9%) occupano rispettivamente la quarta e la quinta posizione.

Sul fronte del riciclo dei rifiuti, il nostro Paese ha raggiunto quasi il 68%, risultato più elevato dell’UE. Tra le cinque economie oggetto di analisi, l’Italia è quella che al 2018 ha avviato a riciclo la quota maggiore di rifiuti speciali, raggiungendo circa il 75%.

Qui il documento completo del Rapporto Economia circolare 2022