01 Apr Rapporto Economia Circolare: Italia prima in Unione Europea
Per il terzo anno consecutivo l’Italia è il primo Pese UE per l’Economia Circolare. A rilevarlo il terzo Rapporto Economia Circolare del Circular Economy Network e di Enea.
Il primato dell’Italia in Economia Circolare
CEN-Circular Economy Network (la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile assieme a un gruppo di aziende e associazioni di impresa) ed Enea hanno presentato il terzo “Rapporto sull’economia circolare in Italia 2021“.
E l’Italia, con 79 punti, per il terzo anno consecutivo si conferma la prima in Europa nel campo del riciclo. Il Belpaese è seguito dalla Francia con 68, dalla Germania e Spagna con 65 e dalla Polonia con 54.
Nella produzione circolare l’Italia ottiene 26 punti, con un distacco di 5 punti dalla Francia. Per la produttività delle risorse siamo in testa alla classifica. Ogni kg di risorsa consumata genera in Italia 3,3 euro di Pil, contro una media europea di 1,98 euro.
Se invece si analizza quota di energia rinnovabile utilizzata rispetto al consumo totale di energia, l’Italia perde il suo primato: con il 18,2% scende al secondo posto, dietro alla Spagna (18,4%), ma davanti a Germania (17,4%), Francia (17,2%) e Polonia (12,2%).
Il riciclo dei rifiuti urbani nel 2019, secondo i dati Ispra, è stato del 46,9%, in linea con la media europea, posizionando l’Italia al secondo posto dopo la Germania. La percentuale di riciclo di tutti i rifiuti è invece al 68%, nettamente superiore alla media europea (57%), al primo posto fra le principali economie europee.
I dati del “Rapporto sull’economia circolare in Italia 2021”
Il tasso di utilizzo circolare di materia in Italia nel 2019 è stato del 19,3% contro una media dell’Ue27 dell’11,9%. Prima del nostro Paese soltanto la Francia, con il 20,1%.
Per quanto riguarda l’occupazione nei settori della riparazione, del riutilizzo e del riciclo, il nostro settore, l’Italia è al secondo posto: dietro alla Polonia, davanti a Francia, Germania e Spagna.
Nel 2018 nell’Ue27 le persone occupate nei settori dell’economia circolare sono state oltre 3,5 milioni. Con 519.000 occupati l’Italia si è attestata al secondo posto dopo la Germania (680.000 occupati).
Per investimenti e occupazione l’Italia è al quarto posto, dopo la Spagna, la Polonia e la Germania, ma è ultima fra le grandi economie europee per numero di brevetti.
Nel 2016 risultano depositati 14 brevetti italiani su un totale di 269 in UE (67 solo in Germania).
Per quanto riguarda il noleggio e leasing di apparecchiature per uffici, compresi i computer, tra le 5 più grandi economie europee è il nostro Paese ad avere la presenza più numerosa di imprese, ma con un fatturato che rimane più basso rispetto ad altri Paesi.
Sul fronte della riparazione e riutilizzo, ci sono da registrare le oltre 25.000 aziende di riparazione di beni elettronici, ma anche di altri beni personali (vestiario, calzature, orologi, gioielli, mobilia, ecc.). Il nostro Paese in questo settore è al terzo posto tra le cinque economie più importanti d’Europa, dietro a Francia (oltre 33.000 imprese) e Spagna (oltre 28.600).
Qui l’intero Rapporto sull’economia circolare in Italia 2021