Rapporto rifiuti urbani 2020: cresce la differenziata

Rapporto rifiuti urbani 2020

Rapporto rifiuti urbani 2020: cresce la differenziata

In Italia nel 2019 si è registrato un calo nella produzione dei rifiuti urbani, un’ottima notizia dal momento che significa una crescita della differenziata. Vediamo i dati del Rapporto rifiuti urbani 2020 di Ispra.

Rapporto rifiuti urbani 2020: i dati Ispra

Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato l’edizione 2020 del suo Rapporto rifiuti urbani. Vediamone le principali evidenze:

  • i rifiuti urbani prodotti in Italia nel 2019 sono circa 30 milioni di tonnellate, in lieve calo rispetto al 2018 dello 0,3% (-80 mila tonnellate);
  • ogni cittadino italiano, in un anno, ha prodotto circa 500 chilogrammi di rifiuti;
  • nel 2019, ben 13 regioni italiane, in particolare quelle meridionali, fanno rilevare un calo della produzione dei rifiuti urbani, con maggiori decrementi registrati in Molise (-4,5%), Sicilia (-2,6%) e Calabria (-2,3%);
  • le tre province che producono più rifiuti sono in Emilia Romagna: Reggio Emilia, con 774 kg per abitante per anno, Rimini con 755 kg e Ravenna con 752 kg.

Inoltre Ispra comunica che:

“Rispetto al 2018, c’è stato un disallineamento tra l’andamento della produzione dei rifiuti e quello degli indicatori socio-economici (PIL e spesa per consumi finali sul territorio economico delle famiglie residenti e non residenti). Nel 2019, infatti, il prodotto interno lordo e la spesa delle famiglie fanno registrare un incremento pari, rispettivamente, allo 0,3% e allo 0,6%, mentre la produzione dei rifiuti mostra un lieve calo (-0,3%).”

Rapporto rifiuti urbani 2020: raccolta differenziata

Il controcanto dei dati sui rifiuti urbani è quello relativo alla raccolta differenziata, che cresce e mostra un trend incoraggiante. Vediamo i dati di sintesi del rapporto:

  • aumenta ancora la raccolta differenziata nel 2019: +3,1 punti rispetto al 2018, raggiungendo il 61,3% della produzione nazionale; dal 2008 la percentuale risulta raddoppiata;
  • il Sud supera per la prima volta il 50% di raccolta differenziata confermando il trend di crescita degli ultimi anni, con un aumento della percentuale di 4,5 punti;
  • come negli anni precedenti, i livelli più elevati di raccolta differenziata sono stati nella provincia di Treviso, che nel 2019 si attesta all’87,7%, seguita da Mantova (86,8%), Belluno (84,4%) e Pordenone (81,5%).

Nel rapporto si racconta anche che cosa si differenzia:

“L’organico si conferma la frazione più raccolta in Italia. Rappresenta il 39,5% del totale anche se nel 2019 fa registrare un aumento (+3,1%) più contenuto rispetto a quello del precedente biennio (+6,9% tra il 2017 e 2018).
Carta e cartone rappresentano il 19,1% del totale; segue il vetro con il 12,3% e la plastica che rappresenta l’8,3% della raccolta che fa registrare una crescita del 12,2%, con un quantitativo complessivo pari a oltre 1,5 milioni di tonnellate. Il 94% dei rifiuti plastici raccolti in modo differenziato è costituito da imballaggi.”

Il restante 8,6% è rappresentato dagli altri imballaggi, incluso l’alluminio.

Nel link il documento completo Rapporto rifiuti urbani – Edizione 2020