Rapporto sull’Economia circolare 2024: Italia leader nel riciclo

6° Rapporto sull'Economia Circoalare

Rapporto sull’Economia circolare 2024: Italia leader nel riciclo

Pubblicato il Rapporto sull’Economia circolare 2024 di CEN ed ENEA. L’Italia si posiziona al primo posto, totalizzando 45 punti nei 5 indicatori usati dall’UE per valutare il livello di circolarità dei rifiuti.

Rapporto sull’Economia circolare 2024: i dati del Circular Economy Network

Presentati i dati del Rapporto 2024 sull’Economia circolare in Italia, realizzato dal Circular Economy Network (CEN) e da ENEA.

L’Italia si conferma leader sul tema, a partire dalla gestione dei rifiuti: quasi 1/5 dei materiali che produciamo viene dal riciclo e siamo secondi solo alla Francia.

Vediamo i tre principali indicatori di eccellenza dell’Italia:

  • Tasso di Riciclo dei Rifiuti. Nel 2021 abbiamo raggiunto il 71,7%, superando la media europea che è pari al 64%. Il riciclo totale ha raggiunto l’87,1%, ben oltre la media UE (81,3%).
  • Produttività delle Risorse. Nel 2022, abbiamo generato 3,7 euro di PIL per ogni kg di risorse utilizzate, molto al di sopra della media europea pari a 2,5 per kg.
  • Lavoratori nell’Economia Circolare. Con 613.000 lavoratori nel settore nel 2021 (2,4% del totale nazionale) l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la Germania.

In questo contesto cresce inoltre l’impegno delle PMI sul fronte della circolarità. Nel 2021, per esempio, il 65% delle PMI italiane ha raddoppiato le proprie iniziative di riciclo e riuso rispetto al 2017.

In generale, gli investimenti nel settore hanno raggiunto i 12,4 miliardi di euro (0,7% del PIL) e sono in aumento del 14,5% dal 2017. In questa classifica l’Italia si posiziona al terzo posto tra i grandi Paesi europei, dietro a Germania e Francia.

Le ombre dell’Economia circolare in Italia

Nonostante i progressi fatti dal nostro Paese, leader in circolarità, rimangono alcune criticità.

Nel 2022, l’Italia ha registrato un consumo di materiali pro-capite di 12,8 tonnellate per abitante, inferiore alla media europea, che si attesta a 14,9 tonnellate, ma comunque in in crescita dell’8,5% rispetto al 2018.

Inoltre nel 2020, per ogni milione di abitanti, sono stati registrati solo 0,46 brevetti nel settore del riciclo e della gestione dei rifiuti, un calo del 25% rispetto al 2016.

Un campanello d’allarme che segnala la necessità urgente di aumentare gli investimenti in innovazione e ricerca.

Dunque, sebbene le performance del Belpaese siano ottime, lo spazio di miglioramento è ancora notevole.