Riciclo batterie auto elettriche: un’opportunità per l’Italia

riciclo batterie auto elettriche

Riciclo batterie auto elettriche: un’opportunità per l’Italia

Lo studio “Il riciclo delle batterie dei veicoli elettrici @2050: scenari evolutivi e tecnologie abilitanti” di Motus-E, Strategy& e Politecnico di Milano, mostra le notevoli prospettive di business per il nostro Paese.

Riciclo delle batterie dei veicoli elettrici: le stime per il futuro

Lo studio “Il riciclo delle batterie dei veicoli elettrici @2050: scenari evolutivi e tecnologie abilitanti”, prevede per il 2050 che il recupero solo di nichel, cobalto o litio (terre rare) possa generare in Europa ricavi per 4,1/6,1 miliardi di euro, con una redditività compresa tra 1,2 e 3,2 miliardi.

Per quanto riguarda l’Italia, considerando solo le batterie delle auto elettriche e senza contare tutto l’indotto del comparto, il fatturato si dovrebbe attestare su una forbice tra i 400 e i 600 milioni di euro e una marginalità tra i 100 e i 300 milioni.

Si tratta tuttavia di stime prudenziali, poiché secondo gli autori della ricerca il giro d’affari potrebbe crescere esponenzialmente nel caso l’intero parco circolante italiano venga convertito all’elettrico ed espandersi ancora più velocemente grazie alle importazioni di accumulatori dall’estero.

Per il Belpaese si apre dunque l’opportunità di creare una nuova filiera industriale, facendo leva sui punti di forza già presenti sul territorio nazionale. In base al rapporto “Il Riciclo in Italia 2022”, a cura della Fondazione Sviluppo Sostenibile, rileva che il nostro Paese ha riciclato, nel 2020, il 72% di tutti i rifiuti urbani, speciali e industriali, a fronte del 53% della media UE e del 55% della Germania, mentre il peso di utilizzo dei materiali riciclati sul totale dei materiali consumati è arrivato al 21,6% (12,8% in UE, 13,4% in Germania). Primati che mostrano un vivacità di settore che costituisce terreno fertile per lo sviluppo futuro.

Le sfide per il futuro

Massimo Leonardo di Strategy&, dichiara:

“La creazione di una catena del valore circolare per le batterie è fondamentale per sfruttare il valore immagazzinato nella loro capacità residua e nei componenti che le compongono. Oltre alla sostenibilità, l’interesse degli attori coinvolti rispetto a questo tema è incentivato dalle sinergie presenti tra le attività di produzione e utilizzo e gestione del fine vita. Affiancare la produzione di batterie al riciclo degli scarti permette ai produttori italiani ed europei di riutilizzare la materia prima seconda derivata dai loro stessi rifiuti, e soddisfare i requisiti imposti dalle normative europee. Allo stesso modo, le Case automobilistiche possono identificare le soluzioni ottimali per dare nuova vita alle batterie di cui conoscono design e caratteristiche, e usufruire delle loro reti di concessionari per la raccolta. Gli attori in grado di sfruttare fin da subito queste sinergie godranno di un forte vantaggio competitivo.”

Marcello Colledani, professore associato presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, rileva le “enormi opportunità” dell’economia circolare per l’ecosistema nazionale, ma non manca di far presenti alche sfide per il futuro, tra cui:

“lo sviluppo di soluzioni sostenibili e ad alto valore aggiunto per supportare la fornitura di materia prima-seconda ad elevata qualità per il riuso nelle Gigafactory per la produzione di batterie.”

Qui il link per scaricare il report completo Il riciclo delle batterie dei veicoli elettrici @2050: scenari evolutivi e tecnologie abilitanti