Stati Generali della Green Economy: le proposte per l’Economia circolare

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Stati Generali della Green Economy: le proposte per l’Economia circolare

Il 3 e 4 novembre 2020 si sono tenuti gli Stati Generali della Green Economy 2020. Vediamo quali sono le proposte emerse per l’Economia circolare in vista dei progetti da presentare per il Next Generation EU, che come sappiamo dedicherà il 37% dei fondi proprio al Green Deal.

Stati Generali della Green Economy: Economia circolare in Italia

Si è conclusa la 9° edizione degli Stati Generali della Green Economy che si sono occupati di temi strategici, come:

  • clima ed energia;
  • economia circolare;
  • rigenerazione urbana;
  • mobilità sostenibile;
  • agroalimentare di qualità.

Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha commentato:

“Per ampiezza della partecipazione, qualità delle proposte e autorevolezza degli interventi, la nona edizione degli Stati generali, tenuta a distanza con modalità on-line nell’ anno della pandemia, ha confermato la vitalità e l’interesse per la green economy italiana che può svolgere un ruolo centrale per la ripresa dell’Italia.”

Le discussioni hanno ovviamente riguardato i progetti futuri per delineare l’agenda italiana in vista dei progetti per l’utilizzo dei fondi del piano Next Generation EU.

Le proposte per il futuro dell’Economia circolare in Italia

E allora vediamo le proposte legate al nostro mondo, all’Economia circolare, portate alla ribalta degli Stati Generali dal Cicular Economy Network, che dichiara:

“Insieme alle misure per gli investimenti e le riforme da inserire nel Recovery Plan è necessaria una Strategia nazionale per l’economia circolare per superare le criticità e valorizzare le potenzialità dell’Italia nella transizione all’economia circolare.”

Sono state enunciate 15 proposte, vediamone alcune:

  • aumentare i finanziamenti del Piano Transizione 4.0, per sostenere attraverso il credito d’imposta investimenti destinati a misure per l’economia circolare come la realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione ed utilizzo di componenti e materiali, anche sfruttando opportunità di riuso e riciclo cross-settoriali;
  • utilizzare l’attuazione del recepimento delle direttive sui rifiuti per accelerare il cambiamento verso l’economia circolare, promuovendo l’innovazione e gli adeguamenti dei modelli di business e puntando a recuperare i ritardi, gli squilibri di gestione e a colmare le carenze impiantistiche n alcune zone del Paese;
  • semplificare le procedure per il riciclo dei rifiuti (End of Waste) e l’utilizzo dei sottoprodotti; rendere più efficaci i controlli ordinari ed eliminare il doppio sistema di controllo a campione delle autorizzazioni caso per caso.

Documenti di approfondimento:

Il nostro articolo Recovery Fund: 37% dei fondi al Green Deal